Oasi Faunistica di Vendicari
In un lembo di costa incontaminata della Sicilia sud-orientale, tra le splendide località di Noto e Marzamemi, si estende un’area naturalistica di particolare bellezza: La Riserva naturale orientata Oasi Faunistica di Vendicari, oggi, area protetta istituita ufficialmente nel 1984 con un’estensione di 1512 ettari. La Particolare presenza di vari pantani rende la riserva un luogo di sosta di uccelli migratori come: trampolieri, aironi, cicogne, fenicotteri, germano reale, cormorani e il cavaliere d’Italia. All’interno della riserva, vive indisturbato un intero ecosistema. Frequentemente vi ritroverete davanti a paesaggi mozzafiato, vegetazione fitta che si apre improvvisamente a un mare cristallino, a spiagge lunghissime e dorate, che in poche centinaia di metri diventano rocce a strapiombo su un mare profondo. All’interno della Riserva la storia umana mostra una lunga permanenza. Vi sono diversi insediamenti archeologici e architettonici che testimoniano la vita dell’uomo in questi luoghi sin dall’epoca greca. È possibile trovare infatti le tracce di vasche-deposito di un antico stabilimento per la lavorazione del pesce di età ellenistica, accanto alle quali si è scoperta anche una piccola necropoli. In epoca bizantina l’area venne abitata a sud con la presenza di una chiesa diverse catacombe e abitazioni. La pericolosità delle coste indusse gli abitanti all’abbandono del sito verso altre aree interne.
La Torre Sveva, costruita probabilmente da Pietro d’Aragona, conte di Alburquerque e duca di Noto (1406-1438), nonché fratello di Alfonso V d’Aragona, re di Spagna e Sicilia (1416-1458) testimonia l’interesse strategico dell’area per la difesa della costa.
Poco lontano vi è la tonnara di Vendicari, un edificio in disfacimento che conserva ancora in buone condizioni la ciminiera, oltre a vari stabilimenti e alle case dei pescatori. La tonnara fu costruita nel Settecento. Le saline di Vendicari ebbero importanza economica per lungo tempo, certamente a supporto della tonnara per la conservazione del pesce.
Se siete amanti della natura, di lunghe passeggiate in luoghi incontaminati, circondati da una fauna e flora autentica, allora non potete perdervi una visita in questo luogo ricco di storia, colori ed un mare da perdere il fiato!
L’area ha vari accessi, il più comune è l’ingresso della Tonnara. Un secondo ingresso altrettanto conosciuto è Calamosche, dalla quale si accede direttamente alla spiaggia omonima.
Per raggiungere l’area bisogna percorrere l’autostrada A18 direzione sud, prendere l’uscita Noto e proseguire direzione Pachino tramite la SP 19.